Brasile, Sacchi: “Il paese sembra preparato per affrontare un peggioramento della situazione”

Sao Paulo – "Il fatto che l'economia brasiliana sia relativamente chiusa, le esportazioni rappresentano appena il 14% del PIL, limita possibili effetti negativi della crisi internazionale", spiega il direttore dell'ICE di San Paolo, Giovanni Sacchi. "Non vi sono dubbi, però, che i riflessi di quest'ultima si stiano facendo sentire anche in Brasile – osserva -. Basta vedere i numeri della borsa valori e le quotazioni degli attivi finanziari". Infatti il Bovespa, l'indice brasiliano, aveva fatto registrare un sensibile calo negli ultimi giorni, forse dovuto alle perdite accusate da due grandi aziende nazionali: Aracruz e Sadia. Ieri, in ogni caso, la bolsa valores sembra essersi ripresa con un buon rialzo di 7,63 punti, in chiusura.

"Ora bisognerà vedere se le perdite subite dagli investitori rimarranno circoscritte al mercato finanziario oppure interesseranno quella che comunemente è chiamata 'economia reale'", spiega il direttore. Secondo quanto evidenziato dagli analisti ci sono "buone e cattive notizie" che riguardano l'economia del paese:  "Una cattiva – dice Sacchi – è che l'anno prossimo il tasso di crescita del Brasile registrerà una diminuzione. Una buona è che questo rallentamento avrà poco o nulla a che vedere con la crisi esterna. Infatti, la freanata sarà dovuta "principalmente all'andamento del rialzo del tasso di sconto ufficiale, deciso dalla Banca Centrale per contenere l'inflazione".

Nel caso di un vero e proprio tracollo economico sulla scena internzaionale "le esportazioni potrebbero soffrire più di ogni altro settore, diminuendo sia in quantità sia in valore". "Un altro elemento che potrebbe incidere nettamente sull'economia brasiliana è l'andamento dei prezzi delle commodity, dal momento che rappresentano il 40% dell'export nazionale", osserva Sacchi.

Ogni pronostico risulta difficile, commentano da San Paolo, ma si può dire con tranquillità che "il Brasile sembra piuttosto preparato per affrontare un peggioramento della situazione economica internazionale".