Brasile, le esportazioni diminuiranno ancora
20/07/2009
Prevista ancora una diminuzione delle esportazioni dei paesi emergenti, maggiore rispetto alle previsioni, in quanto il protezionismo sta prendendo piede in tutto il mondo.
In una nuova relazione, l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) mette in evidenza l'aumento delle barriere commerciali e allerta sul fatto che i pacchetti degli incentivi governativi creeranno distorsioni croniche nel commercio. L'entità lancia un appello perché i governi comincino a pensare di ritirare i pacchetti di stimolo ai settori dell'economia.
I nuovi dati indicano che il commercio mondiale sarà ancora peggiore rispetto a quanto previsto per il 2009. La diminuzione delle importazioni dei Paesi ricchi arriverà al 14%, la peggiore in 70 anni.
In media, il rallentamento mondiale sarà del 10%, a fronte di una previsione del 9%. Per quanto riguarda i paesi emergenti, le prime previsioni parlavano di un rallentamento del 3% nelle esportazioni, mentre, ora, le stime parlano di un 7%.
Il peggioramento è dovuto alla difficoltà, da parte dei paesi emergenti, di trovare sbocchi nei mercati.
L'Europa, il Giappone e gli Stati Uniti sono in recessione, e la Cina ancora non è riuscita a compensare il forte rallentamento dei tre pilastri dell'economia mondiale. A completare il quadro ci pensa l'arretramento dei prezzi delle commodities che fa diminuire i proventi degli esportatori nei paesi emergenti.
E, comunque, i più colpiti sono stati i paesi ricchi, soprattutto quelli esportatori di automobili e macchinari. Solo in Germania, a aprile le esportazioni sono cadute del 40%. L'OMC mette in stato d’allerta sul fatto che il protezionismo aumenta, e fa dure critiche al G-20 che, nell'incontro di aprile, aveva promesso non solo di non far uso di questo meccanismo, ma anche di ritirare le misure esistenti.
Al contrario, la relazione dell'OMC mostra che da marzo a giugno di quest'anno il numero delle misure adottate e che hanno in qualche modo distorto il commercio sono addirittura raddoppiate rispetto ai mesi precedenti. La relazione fa anche riferimento al protezionismo finanziario, ossia, a quelle banche che sono privilegiate dagli incentivi e che concedono prestiti soprattutto ad imprese locali. Questo atteggiamento determinerebbe una riduzione dei flussi di capitale verso i paesi emergenti.
Infine, l'OMC mostra anche preoccupazione per quanto riguarda il numero delle barriere imposte alla carne suina a causa del virus H1N1: in totale sono 39 i paesi che hanno adottato una forma di barriera, nonostante che i veterinari garantiscano che la malattia non viene trasmessa dai suini.
Fonte:
www.ice.it
Roberto Rais