Brasile: le banconote diventano concime
16/10/2013
Non sono dollari, ma sono molto, molto verdi. La Banca centrale del Brasile ha deciso di riciclare il suo denaro: tonnellate di banconote fuoricorso saranno trasformate in concime. Il progetto è frutto di una collaborazione tra la Banca centrale, l’Università federale rurale d’Amazzonia e il governo dello Stato di Pará. Unite al compost di paglia e scarti di frutta e verdura, le banconote ritirate dalla circolazione – dopo essere state opportunamente sforacchiate – andranno a ingrassare le terre dei piccoli coltivatori dello Stato. Secondo analisi preliminari i bigliettoni di real hanno un altissimo potere nutritivo per le terre, addirittura superiore a quello dello sterco di bovino.
TONNELLATE DI MONETA CARTACEA – Grazie all’accordo tecnico-finanziario, è partita la fase sperimentale del progetto, con un investimento di 100 mila real (circa 34 mila euro). La Banca centrale brasiliana– che ha già recapitato 500 chili di biglietti provenienti dalla sua sede di Belém per gli studi preliminari – fornirà ora la prima tonnellata di banconote, da essere triturate e trasformate in composto organico. A regime, si utilizzeranno tutte le 13 tonnellate di banconote che ogni mese fuoriescono dalla circolazione nella regione.
UNA POLITICA SOSTENIBILE – Il progetto rientra nel quadro della nuova Politica nazionale dei rifiuti solidi, che entrerà in vigore nel 2014, e che tra l’altro proibisce di buttare le banconote fuoricorso nelle discariche della spazzatura. È stato promosso anche per la sua valenza sociale, dato che a beneficiarne saranno le comunità di agricoltori che coltivano su scala familiare. Come José Justino Frutuoso, 74 anni, il primo a imparare, nelle sedi dell’Università Federale, i segreti di questo concime così speciale. Insieme ad altri venti agricoltori delle città interne di Capitão Poço e Irituia, è stato tra i primi a ricevere a casa le balle di cartamoneta. «Non avevo mai visto tanti soldi insieme, peccato che fossero bucati!», scherza. Il nuovo, ricco ingrediente del compost permetterà ai contadini di migliorare la qualità del suolo ed eventualmente risparmiare sul costo del letame, che può arrivare a costare fino a 150 real (50 euro) a tonnellata.
NON NUOVO, MA BUONO – L’idea brasiliana non è nuova. A finire in concime furono anche i marchi tedeschi all’arrivo dell’euro. Mescolati a bucce di patate, piuttosto che a quelle della frutta tropicale, i risultati di un simile utilizzo della cartamoneta si sono comunque rivelati ottimi. «Il denaro non cresce sugli alberi», si dice in portoghese. Adesso non è più così vero. I vecchi bigliettoni faranno parte del nutrimento degli alberi, per lo meno, li aiuteranno a crescere.
Fonte:
Corriere della Sera
16 ottobre 2013