Brasile, in calo la produzione industriale
11/02/2009
La crisi ha intensificato il rallentamento dell'industria brasiliana, la cui produzione è diminuita per il terzo mese consecutivo. L'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica, IBGE, riferisce che a dicembre la decelerazione è stata del 12,4 p.c. rispetto al mese precedente. È stato il peggior risultato dal 1991. Solo a novembre, c'era stata una caduta brusca del 5,2 per cento.
Rispetto al novembre 2007, il crollo industriale è del 14,5 p.c., registrando quindi il secondo risultato negativo su questa base di comparazione, e arrivando a essere anche il risultato peggiore della storia industriale del Paese. Finché le cose andavano bene, prima dell'aggravamento della crisi, la crescita dell'industria per il 2008 è stata pari ad un 3,1 p.c. rispetto all'anno precedente, con un picco al +6,4 p.c. registrato da gennaio a settembre. Nel totale dell'ultimo trimestre 2008 (ottobre-dicembre), invece, la produzione ha rallentato del 9,4 p.c. rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti, mentre rispetto al quarto trimestre del 2007 la produzione è crollata del 6,2 p.c. La stima IBGE Ricerca Industriale Mensile mostra che a dicembre c'è stato un rallentamento della produzione in 25 dei 27 rami oggetto della ricerca. Il maggior riscontro proviene dall'industria automobilistica, la cui produzione è crollata del 39,7 p.c. Mostrano cedimenti anche i settori dei macchinari e accessori (-19,2 p.c.) e del materiale elettronico e accessori per comunicazioni (-48,8 p.c.).
Mostrano, invece, un apprezzamento solo i settori degli altri accessori per trasporto (+6,7 p.c.) e cellulosa e carta (+0,4 p.c.). Il crollo della produzione di automobili è stato il peggiore della serie storica per mese e per anno. Per gli analisti dell'IBGE, i risultati di dicembre mostrano un peggioramento rispetto a novembre, riflettendo così l'aggravamento della crisi internazionale, che ha colpito soprattutto i settori dei beni durevoli, sensibili alla riduzione del credito, e dei beni intermedi in relazione all'esportazione delle commodities. Tra le categorie dei beni di consumo, quelli durevoli registrano un crollo del 34,3 p.c. La produzione dei beni capitali ha subito un crollo del 22,2 p.c. I beni intermedi registrano un -12,1 p.c. e i beni di consumo semi e non durevoli un -4,2 p.c. Nel raffronto con dicembre dell'anno passato, c'è stata una riduzione della produzione in 23 delle 27 attività analizzate. La produzione automobilistica ha registrato un crollo del 59,1 p.c. su questa base comparativa. Lo stesso per le produzioni di materiale elettronico e accessori per la comunicazione (-60,3 p.c.) e gomma e plastica (-31,1).
E ancora, in relazione a dicembre dell'anno passato, la produzione dei beni durevoli registra un crollo del 42,2 p.c. Sono anche crollate le produzioni dei beni intermedi (-18,2 p.c.), beni capitali (-13,1 p.c.) e semi e non durevoli (-1,8 p.c.). In base all'indice di diffusione, l'IBGE ha verificato che il 70 p.c. dei 755 prodotti oggetto della ricerca hanno subito un crollo a dicembre. Già a novembre passato, l'industria cominciava a mostrare i primi segnali del crollo della produzione. Lo stesso istituto di ricerca ha avuto poi modo di constatare che in tutte le 14 Regioni in cui si è svolta l'indagine si sono registrati crolli nella produzione industriale.
Fonte:
www.ice.gov.it
Roberto Rais