Brasile: Il Porto di Paranagua mette al bando gli Ogm

09/01/2009

Il porto, senza attrezzature per tenere distinti prodotti convenzionali e OGM free, in dieci giorni respinge al mittente 200 carichi di soia

Il porto brasiiano di Paranagua prosegue nel suo bando all’esportazione di soia OGM deciso a maggio, nonostante la decisione della Corte suprema dell’aprile scorso che impone all’autorità portuale di consentire la partenza di navi con prodotti biotech nelle stive, riferisce una nota di stampa di Dow Jones.

Il porto sostiene di non disporre delle strutture necessarie a mantenere distinti i prodotti OGM da quelli non OGM, motivazione che la Corte suprema non aveva ritenuto valida.

A maggio, l’autorità portuale aveva respinto 745 autoarticolati il cui carico era risulato positivo al test OGM.
Il numero equivale al 7% del totale dei carichi spediti nel mese da Paranagua.
In seguito al bando, tra gennaio e aprile, il porto aveva respinto grossomodo il 3% dei carichi.
Tra il 28 maggio e l’8 giugno, a essere rispediti indietro erano stati circa 200 carichi, 80 dei quali destinati dalla Adubos Viana alla compagnia statunitense Cargill.

Secondo quanto riferisce un portavoce dell’autorità portuale, tutti i carichi erano stati sottoposti ad analisi ed erano certificati OGM free da laboratori indipendenti, ma i test di controllo svolti una volta che il prodotto era entrato nell’area del porto sono stati con risultato positivo.

La settimana scorsa, la corte federale del Brasile ha deciso che il Ministero dei trasporti debba intervenire, facendo sì che da Paranagua possano ripartire i carichi OGM. Il ministero ha 90 giorni di tempo per attuare l’ordinanza.

Il Brasile è il secondo produttore al mondo di soia OGM, con circa 51 milioni di tonnellate per quest’anno, dopo che le prime stime produttive erano di 65 milioni.

Dal 21% al 26% del raccolto brasiliano 2004-05 è stato OGM, secondo un’indagine dello studio locale di consulenza agricola Celeres.

Il Brasile è stato anche il maggior produttore ad approvare una legge per l’uso di sementi OGM.

Green Planet.net
Traduzione di Bianca Crivello
22/6/2005