Brasile, i tassi salgono al 13,25%. E’ ora di puntare sui bond in reais?
05/05/2015
Il real si è indebolito del 50% negli ultimi cinque anni e la discesa potrebbe continuare. Uno sguardo alle obbligazioni World Bank
In Brasile s’impenna il costo del denaro. Per la quinta volta consecutiva, la Banca Centrale brasiliana ha alzato i tassi d’interesse (Selic Rate) portandolo al 13,25% dal 12,75% precedente. Motivo principale è l’esplosione dell’inflazione, balzata ad aprile al 8,22%, ben oltre le aspettative della Banca Centrale che si attendeva un tasso massimo del 6,5%. Il rialzo dei tassi è stato così inevitabile, secondo gli analisti, che però vedono questo trend esaurirsi a breve, indicando che forse vi sarà un nuovo aumento a giugno, per poi prendere un periodo di pausa. Secondo gli esperti, l'outlook dell'economia brasiliana si è deteriorato e la banca centrale ha già rivisto al ribasso le sue previsioni su tassi di cambio ed inflazione. Anche Fitch di recente ha lanciato un allarme sull'economia brasiliana. E' logico quindi che il ciclo di rialzi dei tassi vada esaurendosi, per offrire un maggior sostegno all'attività economica.
Obbligazioni in real World Bank 9,75% 2017
Sul fronte dei cambi, il real brasiliano incrocia l’euro sopra 3,41, livello più basso degli ultimi 10 anni e che evidenzia un deprezzamento del 50% della valuta locale dal 2005 a oggi. Il rischio che il trend possa proseguire anche nei prossimi mesi è concreto, soprattutto se l’economia brasiliana non dovesse dare segnali di ripresa nel breve periodo. Pertanto investire in obbligazioni denominate in reais è molto rischioso e se proprio si volesse puntare su questo mercato – osservano gli analisti di ING – è bene tutelarsi il più possibile dal punto di vista emittente restando altresì corti. Le obbligazioni della Banca Mondiale con scadenza 2017 e cedola fissa 9,75% si prestando bene allo scopo. Il titolo è negoziabile sulla borsa del Lussemburgo per importi minimi di 5.000 reais, circa 1.500 euro, stacca la cedola due volte all’anno e prezza al momento 97,75 per un rendimento a scadenza del 11%. L’emittente gode del massimo grado di affidabilità e rimborserà il bond alla pari (prezzo di emissione 101,06) il 27 settembre 2017. L’imposta sostitutiva è agevolata al 12,50%.
Fonte: Investireoggi