Brasile, da mercato in crescita a grande produttore

25/10/2012

(di Andrea Silvuni)

ROMA – L'Eldorado dell'automobile potrebbe non essere solo la Cina ma anche il Brasile, un Paese che sta crescendo non solo come ''consumatore'' di mobilita' individuale ma anche di prodotti premium – per il momento solo importati – e soprattutto come realta' produttiva in grado di rispondere alle richieste dei mercati di tutta l'area dell'America Latina. Non va trascurato il fatto che, secondo i dati del 2011, il Brasile e' oggi la sesta potenza economica nel mondo, con un prodotto interno lordo che e' pari a 2.500 miliardi di dollari. Piu' che giustificata dunque presenza dei top manager mondiali al 27mo Sao Paulo International Motor Show, che si aprira' domani al pubblico. Il mercato interno sta confermando le aspettative grazie al prolungamento degli incentivi per tutto ottobre e, soprattutto, con una prospettiva di crescita che – secondo gli analisti di IHS – dovrebbe portare entro i prossimi cinque anni il Brasile dai 3,56 milioni stimati per il 2012 a 4,5 milioni di veicoli all'anno. L'industria automobilistica e' oggetto di particolare attenzione da parte di Dilma Rousseff e del Governo brasiliano che – proprio per limitare le importazioni e incentivare invece gli investimenti nel Paese – ha varato il piano Inovar Auto, che permettera' di sostenere le Aziende che progettano, innovano e fabbricano in Brasile, penalizzando invece con una tassa del 30% quelle che si limitano ad importare. Ecco perche' a margine di questo evento sono stati annunciati diversi accordi di localizzazione produttiva. Grazie ai nuovi stabilimenti di Fiat, Bmw, Hyundai, Honda, Nissan e GM (assieme a PSA) entro il 2014, afferma l'organizzazione brasiliana Sindipecas, la capacita' produttiva del Paese crescera' del 50%. Dan Akerson, presidente e CEO di General Motors, ad esempio ha presentato con grande enfasi la nuova Chevrolet Onix, sviluppata al 100% in Brasile ma con chiare finalita' ''globali''. Olivier Murguet, CEO di Renault Brazil ha invece svelato con una punta di orgoglio il concept DCross, derivato dalla Dacia Sandero che, in questo mercato, viene venduta con il marchio della Losanga e molto piu' curato nell'estetica rispetto al modello d'origine. Un trend, quello dell'innalzamento della qualita' nel design e nella percezione complessiva, che e' certamente condiviso anche dall'alleato Nissan che, in Brasile, ha presentato un concept di suv compatto – denominato Extrem – facilmente definibile come una evoluzione del Juke. Pensato per il mercato sudamericano questo modello potrebbe fare parte del portfolio della produzione (20mila unita' all'anno) del nuovo stabilimento di Resende, nello Stato di Rio de Janeiro, che sara' operativo dal 2014. Hyundai ha riservato per l'evento di Sao Paulo la nuova HB20, che verra' fabbricata nel nuovo stabilimento di Piracicaba costato 600 milioni di dollari. Grandi protagoniste nel mercato, Fiat e Volkswagen lo sono state naturalmente anche nell'Auto Show e negli eventi che l'anno preceduto. La Casa italiana ha spaziato – con il debutto della 500 C e della 500 Gucci fino alla Bravo Xtreme, passando per le Grand Siena e Linea in Sublime – in tutto il segmento delle compatte e delle medie ed ha potuto contare sul sostegno che in Brasile non e' piu' solo d'immagine della Ferrari e della Maserati. Ma l'Italia e' stata in primo piano anche in Casa Volkswagen: oltre alla nuova Gol ed all'inedito suv Taigun, il cui design e' stato supervisionato da Walter de Silva, riflettori puntati su Luca de Meo, responsabile vendite mondo di Audi, a presentare (in tedesco e portoghese) la superberlina S8 e su Stephan Winklelmann ha illustrato alla Group Night la nuova Lamborghini Gallardo. E, con un coup de theatre la scena e' stata conquistata da Gabriele Del Torchio, AD di Ducati (ora nella galassia Volkswagen) che ha annunciato la nascita della Ducati do Brasil che gestira' totalmente la distribuzione in quel Paese e l'avvio di una collaborazione con Amaznia Industria e Come'rcio de Motocicletas Ltda per l'assemblaggio di moto Ducati in Brasile.

Fonte:
ansa