Bomba a Kabul uccide due militari italiani
09/01/2009
Tragico attacco al contingente: un ordigno esplode al passaggio di 2 veicoli blindati degli alpini a sud-est della capitale afghana
KABUL – Un’altra tragedia per le forze militari italiane impegnate all’estero. Un’esplosione probabilmente causata da una mina, ha colpito un convoglio italiano nella capitale dell’Afghanistan, Kabul, formato da due veicoli con a bordo 12 alpini. L’esplosione ha ucciso due dei militari italiani ferendone altri quattro. Le vittime sono il tenente Manuel Fiorito e il maresciallo Luca Polsinelli
LE PRIME NOTIZIE – I feriti leggeri, che non corrono pericolo, sono i caporal maggiori Giarracca, Clementini e Rivano, e il primo caporal maggiore Mastromauro, tutti del secondo reggimento alpini di Cuneo. L’attentato è avvenuto a 7-8 km a sud-est della capitale afghana, nella zona chiamata Musay Valley, dove il convoglio italiano – composto da due veicoli blindati leggeri Puma – era di pattuglia. Un ordigno, probabilmente comandato a distanza, è stato fatto esplodere alle 16,20 (le 13,50 in Italia) e ha coinvolto in modo particolare il primo dei due veicoli a bordo del quale c’erano otto alpini del II reggimento di Cuneo.
LE CONDIZIONI DEI FERITI – I quattro feriti sono coscienti e non avrebbero lesioni particolari, a parte uno con ferite comunque ritenute non gravi. Tutti sono stati ricoverati presso l’ospedale del contingente tedesco. Sul posto dell’attentato sono intervenuti gli elicotteri del contingente italiano per l’evacuazione medica d’urgenza dei feriti. Riguardo all’ordigno utilizzato due sono le ipotesi: o una mina, oppure un «Ied», cioè una bomba artigianale fatta scoppiare al passaggio del convoglio.
Fonte:
Corriere della Sera
05 maggio 2006