SAN PAOLO-La missione di sistema nel novembre 2009 prima e l'accordo di partenariato strategico firmato a Washington nell'aprile scorso hanno spianato la strada alla visita del premier italiano Silvio Berlusconi da ieri in Brasile per incontrare il presidente Lula da Silva e rilanciare la cooperazione economica tra i due Paesi.
Tra grandi commesse nella difesa (Finmeccanica e Fincantieri), grandi infrastrutture come l'alta velocità San Paolo–Rio de Janeiro, telecomunicazioni con Telecom secondo gestore, energie alternative e il distretto del motociclo del Mato Grosso ci sono in cantiere affari per almeno 10 miliardi di euro. I numeri del resto parlano chiaro come precisa il viceministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso: l'interscambio nel 2009 è stato di circa 5 miliardi di euro ma solo a maggio l'aumento del nostro export verso il Brasile è aumentato del 57% e del 40% nei primi quattro mesi dell'anno. Sono raddoppiati negli ultimi mesi gli uffici di rappresentanza di aziende italiane che puntano sul Brasile non più per delocalizzare attività troppo costose in Italia ma per sfruttare la crescita del 7-8% anno di un immenso mercato interno con milioni di nuovi consumatori che escono dalla povertà e ingrossano le fila della classe media.
Il viceministro Urso ha incontrato ieri il ministro dell'Industria Miguel Jorge Filho che aprirà questa mattina il business council al quale prenderanno parte aziende dei due Paesi. Sempre oggi oltre agli accordi industriali è prevista la creazione di un business council italo-brasiliano e l'estensione a nuovi settori e nuove aree delle facilitazioni fiscali previste dal recente accordo per il distretto del motocicli a Manaus. Prevista inoltre la firma di un accordo tra il presidente della Simest Giancarlo Lanna e il banco del Brasil e due accordi dell'Ice con l'omologo istituto brasiliano. Un benvenuto ai rappresentanti delle ottanta aziende italiane presenti lo ha dato ieri sera a Palazzo Italia lo stesso Berlusconi che questa mattina insieme a Lula parteciperà al business council nella sede della Confindustria.
Ma il piatto forte della cooperazione tra i due Paesi riguarda la difesa in particolare Fincantieri e Finmeccanica. La prima per commesse legate a fregate e pattugliatori da utilizzare nella marina fluviale brasiliana e sistemi satellitari ad alta tecnologia per il controllo delle coste e dei giacimenti petroliferi stimate in oltre 6 miliardi di euro. Le Ferrovie presenti con il riconfermato a.d. Mauro Moretti, sono interessate al progetto di alta velocità ferroviaria tra Rio, San Paolo e Campinas.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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