Berlusconi: «Possibile un tavolo con Aeroflot su Alitalia»
09/01/2009
«Scusate il ritardo, ma avevamo tante cose da dirci». Berlusconi inizia così, con due ore di ritardo, la conferenza stampa congiunta con il presidente della Federazione russa Wladimir Putin in Sardegna.. Sì alla possibilità di un tavolo Alitalia-Aeroflot per parlare di un eventuale accordo con la compagnia aerea russa. E oltre alla volontà di incrementare gli scambi economici, esistono ulteriori possibilità di collaborazione fra Eni e il gigante russo Gazprom. Fornitura di gas, possibilità di incrementare gli scambi economici, programma del Governo del Cavaliere i temi del colloquio fra i due. La conferenza stampa si è svolta nella suggestiva serra de La Certosa, un ‘ampia area con enormi vetrate, vicino al mare, con un’ampia sezione in cui volano centinaia di farfalle tropicali. «Abbiamo trovato una grande sintonia su molti punti». «Abbiamo messo a fuoco – dice Berlusconi – tutte le possibilità di relazioni con la Federazione russa». Il Cavaliere ha ricordato che l’Italia è il secondo partner per quanto riguarda le importazioni dalla Russia e solo il settimo per le esportazioni. «Ci piacerebbe progredire in classifica».
Alitalia, situazione aperta. Su Alitalia «la situazione è molto aperta». Ci sono accordi aperti con Air France, «contro cui non abbiamo nulla. Ci piacerebbe che si desse vita a un grande gruppo con pari dignità fra Alitalia, Air France e Klm». Ma ha sottolineato che un tavolo con Aeroflot potrà portare ad ulteriori accordi per la creazione di un gruppo internazionale di grandi dimensioni e prestigio. Dal canto suo Putin, sottolineando che la situazione di Alitalia non è facile sul fronte dei conti («bisogna saldare il debito e farla tornare al profitto. Penso che bisogna parlare del risanamento delle compagnia»), ha detto di aver parlato con il presidente di Aeroflot «che si è detto disponibile a riprendere i contatti con Alitalia. Il risultato dipenderà dalle trattative delle due aziende». Berlusconi ha ribadito l’importanza di avere una compagnia di bandiera italiana. «Il problema è così grande che il resto non ha importanza, il prestito ponte… L’importante è mantenere la compagnia di bandiera» e ha precisato che «Quando la trattativa con Af si concluderà, noi siamo disponibili ad allargare la possibilità di accordi futuri con altre compagnie aeree».
Putin: sviluppo sempre più forte dei rapporti italo-russi. Per Putin i rapporti tra Russia e Italia, dopo le tornate elettorali che porteranno a breve a due nuovi governi a Mosca e Roma, saranno improntati a uno sviluppo sempre più forte, con intese in diversi settori. Citato il livello record dell’interscambio raggiunto lo scorso anno, 36 miliardi di dollari e anche gli eccellenti risultati nella collaborazione del settore energetico, non solo per gli idrocarburi, ma anche per elettricità. Putin ha elencato altri punti forti dei rapporti italo-russi economici: «un grosso progetto congiunto nel settore dell’aviazione, altri nei trasporti, spazio e sfera militare». Nota di merito, poi, per «l’esperienza dei distretti industriali in Russia, di cui Silvio è iniziatore».
Fra Eni e Gazprom «c’è tanta voglia di fare». Tra l’Eni e Gazprom «c’è tanta voglia di fare insieme» ed esistono «tante possibilità di ampliamento della collaborazione». Il Cavaliere ha garantito che si aprono delle prospettive «certamente interessanti».Anche Putin si è detto certo che esistono ulteriori possibilità di cooperazione tra Eni e Gazprom. Putin si è fermato in Sardegna dopo una visita in Libia che ha avuto al centro dei colloqui proprio l’espansione verso Paesi terzi dell’attività energetica di Gazprom. Nel paese africano – ha spiegato Putin – Italia e Russia acquisiranno un comune know-how e «collaboreranno per lo sviluppo di infrastrutture e del sistema dei tubi». Da parte sua, il premier in pectore, Berlusconi ha confermato «la volontà comune dei due paesi di collaborare attraverso le società Eni e Gazprom, con formule che saranno molto interessanti per entrambe».
Nessuna frizione con Bossi. Sul fronte della politica Berlusconi, rispondendo a una domanda, ridimensiona i contrasti con la Lega, sottolineando che non c’è nessuna frizione con Bossi. «Quello che si sta verificando è la normalità nei momenti di formazione del nuovo governo». «È chiaro – spiega durante una conferenza stampa – che ogni forza politica tende ad avere una presenza incisiva nella formazione di governo. È chiaro che sarà il presidente del Consiglio ad indicare la squadra di governo al presidente della Repubblica».
L’Italia si schiera sulla cancellazione dei visti. L’impegno di cancellare i visti d’ingresso tra l’Unione europea e la Russia è stato preso personalmente dal Cavaliere davanti al presidente
uscente russo Vladimir Putin. «Sono convinto da sempre che si debba rinunciare ai visti e mi adopererò, come partecipante Ue, perchè si vada in questa direzione». «Ma – ha sottolineato Berlusconi – ci vuole l’accordo di tutti gli Stati».
Fonte:
Il Sole 24 Ore