Berlusconi: Italia non va male, ma soffre per euro e greggio
09/01/2009
ROMA (Reuters) – L’economia italiana non va male, ma soffre delle alte quotazioni dell’euro e del greggio oltre che della concorrenza di Cina e India, tre fattori contro i quali il governo non ha armi con le quali combattere.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo al forum sulla casa comune della Cdl.
“L’economia non va così male come si sente dalla tv e dai giornali. Non c’è nulla che il governo avrebbe potuto fare e non ha fatto per rilanciare l’economia”, ha detto Berlusconi che si appresta a sfidare nelle politiche del prossimo anno il candidato del centrosinistra ed ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi.
“Esportiamo prodotti non di altissima tecnologia e rispetto a 4 anni fa ogni prodotto è aumentato del 50%… Non è colpa nostra che l’euro sia a quel cambio: l’ha voluto il governo precedente. L’hanno voluto Prodi e [l’ex ministro delle Finanze Vincenzo] Visco”, ha proseguito.
Il secondo elemento di sofferenza per l’economia italiana è il prezzo del petrolio “anche perché negli anni Ottanta abbiamo rinunciato al nucleare”. Il terzo è “la globalizzazione, con i prodotti di Cina e India”.
“Non c’era alcuna possibilità di contrastare questi tre elementi. A chi critica il governo dico: Diteci voi che politica economica dobbiamo fare. Anche, per esempio, la riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro incide di uno zero virgola… non sono queste le cose che possono cambiare l’andamento dell’economia”, ha detto Berlusconi.
Per il premier “la ricetta è inculcare ottimismo, essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto”.
Fonte:
Reuters
20/9/2005