Berlusconi apre al nucleare

09/01/2009

«L’Italia penalizzata due volte: l’energia costa dal 20 al 30% in più e ha centrali atomiche in Paesi confinanti»

ROMA – Il governo potrebbe riconsiderare l’utilizzo di energia nucleare in Italia, bandito dopo il referendum del 1987. Lo lascia intendere il premier Silvio Berlusconi intervenendo all’inaugurazione del nuovo elettrodotto di San Fiorano-Robbia. Il presidente del Consiglio ha infatti ricordato che «le nostre imprese sono penalizzate perché l’energia in Italia costa dal 20 al 30% in più».

Secondo Berlusconi «c’è bisogno di un governo che non duri solo una legislatura, perché questo tempo è troppo poco per poter impostare un piano energetico nuovo che risponda anche alla domanda che pende sul nostro sistema, cioè quella sull’utilizzo o meno della produzione nucleare di energia». Berlusconi ha fatto quindi notare che l’Italia «subisce la doppia penalizzazione di non avere centrali nucleari e di avere delle centrali nucleari situate in altri Paesi confinanti, quindi se ci fosse qualcosa di negativo tutti i danni verrebbero a noi».

UNO STUDIO SULL’ENERGIA – Il premier ha inoltre annunciato uno studio del governo sulle riserve energetiche. «Per scelte sbagliate del passato le nostre aziende pagano il 20-30% in più», ha spiegato. «Bisogna fare una considerazione globale non solo sulla produzione di elettricità, ma anche di gas e di metano. Il governo sta preparando uno studio per guardare al futuro e dotare il Paese di riserve energetiche», ha proseguito.
«Il sistema di distribuzione e produzione di energia elettrica era ed è carente e questo ci ha portato ai blackout», ha detto ancora Berlusconi riferendosi alle interruzioni di energia elettrica della scorsa estate.

Tuttavia, «da un male è uscito un bene poiché tutti i soggetti interessati si sono adoperati per il potenziamento e la costruzione di nuove centrali in una situazione che non si poteva procrastinare».
Commentando infine l’incremento dello 0,4% registrato dai consumi elettrici nel 2004 rispetto al 2003, Berlusconi ha osservato che «quando il cavallo beve e consuma energia questo significa che l’economia non è ferma, ma si sta sviluppando e potenziando».

Corriere della Sera
20 gennaio 2005