Benzinai in rivolta per il ddl Bersani sulle liberalizzazioni

09/01/2009

I benzinai fanno sul serio, altroché. E rifiutano l’incontro proposto dal ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, autore del nuovo disegno di legge (ddl) sulle liberalizzazioni, alle tre sigle della categoria (Faib, Fegica e Figisc). Il motivo, come spiega Franco Bertini, presidente della Federazione autonoma italiana benzinai (Faib), è che “Bersani sta facendo un po’ come Ponzio Pilato: si sottrae e scarica le responsabilità sul Parlamento. Se Bersani avesse voluto davvero aprire un tavolo di confronto con noi, avrebbe dovuto farlo prima di emanare il ddl. Invece prima ha varato il provvedimento e poi ci ha detto: vedetevela col Parlamento”. “E’ costituzionalmente previsto – replica dal canto suo il ministro dello Sviluppo Economico – che un ddl sia esaminato dalle Camere ed è un diritto-dovere del Parlamento esaminarlo e approvarlo”.

Il ddl fa storcere il naso ai benzinai perché prevede l’eliminazione dei vincoli di distanza minima per i distributori di carburante. Inoltre, il provvedimento ritiene inammissibili parametri numerici prestabiliti per l’apertura di un punto vendita. Il testo, dicono i benzinai, favorirebbe solamente la grande distribuzione. Ed ecco quindi il motivo della serrata. La due giorni di sciopero è stata indetta per il 7 e l’8 febbraio ma, considerati gli orari consueti delle pompe di benzina, prenderà il via alle ore 19.00 di martedì 6 e durerà fino alle 7.00 di venerdì 9. Sulla rete autostradale le serrande dei benzinai resteranno abbassate dalle ore 22.00 del 6 alle ore 22.00 di giovedì 8 febbraio. In Sicilia altri orari ancora, dal momento che lo sciopero durerà sì sempre due giorni, ma avrà luogo con un giorno esatto di anticipo, a partire dalle ore 19.00 di oggi, lunedì 5 febbraio.

Intanto, i prezzi dei carburanti fanno l’ennesimo balzo verso l’alto, spinti dalle quotazioni del greggio, tornate, sui mercati internazionali delle materie prime, in odore di quota 60 dollari al barile. Erg, infatti, da venerdì, ha aumentato di 0,009 euro al litro la benzina e di 0,002 euro al litro il gasolio. I nuovi prezzi di vendita consigliati dalla società che fa capo alla famiglia Garrone ai propri gestori passeranno così per la verde a 1,194 euro e a 1,079 euro per il gasolio nei distributori ‘fai da te’. Per il rifornimento assistito dal gestore, invece, i nuovi prezzi passano a 1,215 euro al litro per la verde e a 1,1 euro per il diesel.

Fonte:
Finanzaonline.com