Battisti, il Brasile non cede, l’Italia richiama l’Ambasciatore

27/01/2009

L'Italia ha deciso di richiamare per consultazioni l'ambasciatore in Brasile, in seguito al caso Battisti. Ieri dal Brasile era arrivato l'ennesimo 'no' del procuratore generale
della repubblica, Antonio Fernando de Souza, all' estradizione di Battisti, in quanto rifugiato politico. Il caso per le istituzioni brasiliane va dunque archiviato.

E' stata "molto grave" e "inaccettabile" la decisione del procuratore generale brasiliano Antonio Fernando de Souza. E' il ministro degli Esteri Franco Frattini a sottolinearlo. "Avevamo auspicato -dice Frattini- il ripensamento e una riflessione approfondita. Il fatto di decidere solo dopo 48 ore, senza avere oggettivamente valutato con la profondità che avevamo auspicato, ci sembra un po' non voler decidere e coprire puramente e semplicemente la decisione politica del ministro della Giustizia".

"Questo -rileva il ministro degli Esteri- è francamente inaccettabile, quindi convochiamo l'ambasciatore d'Italia a Roma per consultazioni sulla vicenda. Voglio capire anche da lui quali sono le strade. Il Brasile -conclude- e' un grande Paese, amico dell'Italia da sempre. Dal Brasile non ce l'aspettavamo. Di qui la gravita' della reazione del governo italiano". Il procuratore ha detto 'no' alla domanda del presidente del Supremo Tribunale Federale (Stf), Gilmar Mendes, sull'estradizione in Italia. L'anno scorso lo
stesso procuratore De Souza aveva dato parere positivo. Il Stf a partire dal 2 febbraio deciderà sulla scarcerazione di Battisti.

Il Brasile ha una lunga consuetudine come rifugio di latitanti. Il caso più eclatante è forse quello del dottor Josef Mengele, detto l'Angelo della Morte di Auschwitz, morto in questo paese nel 1979. In Brasile trovò rifugio anche Ronald Biggs, autore della nota rapina al treno britannico, tornato a Londra nel 2001.

Genro ha citato come esempio della consuetudine del Brasile a ospitare gli esiliati, lo status di rifugiato politico concesso nel 1989 al dittatore paraguayano Alfredo Stroessner, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa privata Estado. Stroessner è stato uno dei più duraturi dittatori sudamericani. E' morto a Brasilia nel 2006 all'età di 93 anni.

Fonte:
Rai News 24