Azienda Italia/ Balzo della produzione industriale a ottobre: +6,5%
09/01/2009
Balza la produzione industriale che a ottobre, secondo i dati Istat, ha registrato un aumento dello 0,6% mensile pari a un aumento annuo del 6,5%. L’indice depurato dai giorni lavorativi ha registrato un aumento del 3,7%.
L’indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato, nel confronto con ottobre 2005, variazioni positive del 5,4% per i beni intermedi, del 5,2 per cento per i beni strumentali e del 3,4% per i beni di consumo (+3,6% i beni durevoli, +3,4% i beni non durevoli). L’energia ha presentato l’unica variazione negativa (-2,5%).
Nel confronto tra il periodo gennaio-ottobre 2006 e lo stesso periodo dell’anno precedente, si sono registrati incrementi del 4,8% per i beni strumentali, dell’1,9% per i beni intermedi, dell’1,2% per l’energia e dello 0,3% per i beni di consumo (+0,9% i beni durevoli, +0,2% i beni non durevoli).
Per quanto riguarda i diversi settori industriali, gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie hanno registrato, rispetto a settembre 2006, aumenti del 2,2% per i beni di consumo (+2,5% i beni non durevoli, +1,3% i beni durevoli), dell’1,4% per i beni intermedi e dello 0,3% per i beni strumentali; l’indice relativo all’energia ha segnato l’unica variazione negativa (-2,1%).
L’indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato gli incrementi tendenziali più marcati nei settori degli apparecchi elettrici e di precisione (+11,7%), del tessile e abbigliamento (+9,7%), del metallo e prodotti in metallo (+8,5%) e dei mezzi di trasporto (+4,8%).
Le variazioni negative più ampie sono state registrate nei settori delle raffinerie di petrolio (-6,2%), dell’estrazione di minerali e del legno e prodotti in legno (entrambi -2,6%) e delle pelli e calzature (-2,5%). Nel confronto tra i primi dieci mesi del 2006 e il corrispondente periodo del 2005, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori dei mezzi di trasporto (+8,0%), degli apparecchi elettrici e di precisione (+7,2%) e delle macchine e apparecchi meccanici (+4,0%). Le diminuzioni più ampie hanno riguardato i comparti delle raffinerie di petrolio (-4,7%), dell’estrazione di minerali (-3,75) e del minerali non metalliferi (-2,5%).
Fonte:
Affari Italiani