Asset Allocation di Settembre: Emergenti sotto pressione, Italia verso la “prova bilancio”
10/09/2018
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Asset Allocation di Settembre: Emergenti sotto pressione, Italia verso la “prova bilancio”
Gli Emergenti hanno dovuto fare i conti con un'estate di turbolenze, così come l'Italia. Intanto sembra essersi sbloccata l’impasse sulla Brexit e la Grecia è tornata sul mercato.
Il mese di agosto ha messo in evidenza le criticità dei Paesi Emergenti: il rialzo del dollaro USA (valuta in cui è ridenominato il debito di questi Paesi), i tassi sempre più alti della FED e la pioggia di sanzioni nell’ambito della guerra commerciale in corso hanno indebolito questa delicata asset class. Se Turchia e Russia devono fare i conti con le decisioni del presidente USA Donald Trump, più delicata è la situazione in America Latina: il Brasile si avvicina a elezioni dall’esito sempre più incerto e l’Argentina chiede l’erogazione anticipata di 50 miliardi di credito al Fondo Monetario Internazionale per far fronte alla crisi che attraversa la sua moneta.
Sui mercati del Vecchio Continente non è mancata la vivacità. In Grecia si è concluso il terzo piano di aiuti della Troika e il Paese è così tornato a finanziarsi sui mercati finanziari dopo otto anni. Sul fronte Brexit sembrano esserci stati importanti passi in avanti: la volontà, condivisa da Londra e Bruxelles, di evitare la tanto temuta “hard Brexit” ha portato i negoziati verso un’accelerazione. La scadenza di ottobre dovrebbe quindi essere rispettata e il divorzio del prossimo marzo un po’ meno burrascoso.
Nota dolente dell’estate europea è stata l’Italia. Il nostro Paese è alle prese con una vera e propria crisi di credibilità che solo negli ultimi giorni si è ridimensionata, dopo le parole più distensive del governo, che intende rispettare i vincoli fiscali europei. In attesa di conoscere la prossima legge di bilancio, l’agenzia Fitch ha confermato il rating sul debito sovrano ma ha modificato l’outlook, abbassandolo da neutrale a negativo: i timori che le misure che il governo intende adottare finiscano con l’aggravare i già fragili conti nazionali sono cresciuti.
La nostra view
Le turbolenze estive non hanno particolarmente intaccato le valutazioni delle principali asset class. Rimaniamo positivi sul mercato azionario, spinto dai buoni risultati delle recenti trimestrali (soprattutto negli Stati Uniti) e da una dinamica degli utili attesa ancora positiva nei prossimi mesi. Bene ancora le materie prime e il segmento obbligazionario corporate, dove il fronte statunitense gode di buona salute rispetto a quello europeo, più fragile.
Ad oggi, con la crescita economica mondiale che prosegue, i fattori di rischio sul tavolo (trade war, Italia e Emergenti) non hanno determinato cambiamenti nel nostro outlook sul mercato, che rimane positivo.
Fonte: https://www.adviseonly.com/blog/economia-e-mercati/commento-al-mercato/asset-allocation-di-settembre-emergenti-sotto-pressione-italia-verso-la-prova-bilancio/