Area Bric, arretra l’export italiano

24/11/2011

Le esportazioni italiane verso i quattro paesi del Bric (vale a dire il Brasile, la Russia, l'India e la Cina) sono diminuite del 5,1 per cento tra la fine dei mesi di ottobre e di settembre 2011. A rivelarlo sono proiezioni ufficiali dell'Istat, contenute in una minuziosa elaborazione completata negli ultimi giorni dal Centro studi di Confartigianato e distribuita ai media.

I paesi del Bric

Per l'Italia si tratta del peggiore risultato mensile dall'ottobre del 2009, in controtendenza rispetto ai consuntivi del primo semestre di quest'anno e associato a un lieve aumento delle importazioni, pari allo 0,2 per cento, con riferimento sempre ai paesi dell'area Bric. La regione italiana che esporta di più nelle quattro nazioni del blocco è la Lombardia, responsabile di una quota pari al 30,5 per cento del totale. Nella classifica, la seguono l'Emilia Romagna (con il 16,5 per cento), il Veneto (15,9), il Piemonte (10,3) e la Toscana (6,4). Tendenzialmente, la regione più dinamica è il Friuli Venezia Giulia, che tra giugno 2010 e giugno 2011 ha fatto registrare un aumento del 58,7 per cento. Alle sue spalle, Veneto (+47,4 per cento), Abruzzo (+35,4), Emilia Romagna (+34,9) e Lombardia (+21,4). Gli autoveicoli rappresentano la merceologia tricolore più richiesta in Brasile, cliente che arriva ad acquistare quasi il 40 per cento delle esportazioni italiane del settore verso i paesi Bric.

La provincia che più vende alle quattro nazioni considerate è quella di Milano, con oltre 2,1 miliardi di euro fatturati nei primi sei mesi di quest'anno, pari al 16,3 per cento del totale. La top cinque è completata da Torino (810 milioni e 6,2 per cento del totale), Treviso (728 milioni e 5,5 per cento), Bologna (650 milioni e 4,9) e Vicenza (634 milioni e 4,8 per cento).

 

Fonte:
Musibrasil
Antonio Forni