Ancora una crepa nel muro dei Brics

03/09/2012

Dai Paesi emergenti arriva un segnale forte e chiaro ai Governi europei. La crisi di fiducia che investe la moneta unica deve essere risolta una volta per tutte perché i Brics, e non solo, stanno pericolosamente rallentando. Dalla Cina al Brasile, dalla Turchia all'India, ogni giorno escono dati sconfortanti.

Ieri è stata la volta dell'indice manifatturiero cinese, tornato negativo e sceso ai minimi dal novembre scorso. Il giorno prima, India e Brasile avevano diffuso statistiche deludenti sul Pil, con tassi di crescita più da economie mature che da Paesi emergenti. Al di là dei problemi interni a ciascuno di essi – l'imminente svolta poltica in Cina, le mancate riforme in India, i deficit strutturali del Brasile – tutti accusano un forte rallentamento dell'export, soprattutto in direzione dell'Unione Europea.

Il messaggio è chiaro: gli emergenti non sono ancora abbastanza forti da reggersi sulle loro gambe. Senza un'Europa che cresce e importa beni di consumo e macchinari, la frenata dei Brics non potrà che aggravarsi.

 

Fonte:
Il Sole 24 Ore