Anche la politica brasiliana si muove in favore dell’estradizione del pluriomicida Cesare Battisti

10/02/2009

«Chiediamo che il presidente Luiz Inacio Lula da Silva riesamini la sua decisione (a riguardo dell'asilo politico a Battisti, ndr», ha detto Bornhausen, del partito di destra Democratas. Secondo il deputato, lo stato di Santa Catarina, nel sud del Brasile, dove ha il suo elettorato, «soffre già le conseguenze dell'asilo politico concesso all'ex militante di estrema sinistra».

Apparentemente il deputato intendeva riferirsi alla visita di una delegazione italiana guidata dal sottosegretario alla Sanità Francesca Martini, che doveva recarsi la settimana prossima in visita a Santa Catarina e nel Mato Grosso, visita rinviata ufficialmente a data da decidersi.

Vari esponenti politici di Brasilia e la stampa brasiliana hanno immediatamente interpretato lo slittamento di alcuni giorni della visita ipotizzata della Martini come una ritorsione dell'Italia alla concessione dell'asilo politico a Battisti.

«È un peccato perché il caso Battisti ha mandato all'aria un lavoro di due anni di intesa con il governo italiano», ha dichiarato ad esempio il deputato Valdir Colatto, del partito di governo Pmdb, presidente del Fronte parlamentare dell'agricoltura e dell'allevamento.

«Questa pressione indebita è l'ennesima prova, più che lampante, che esiste di fatto una persecuzione politica ai danni di Battisti», ha detto Luiz Eduardo Greenhalgh, l'avvocato dell'ex terrorista dei Pac.

 

Fonte:
Il Tempo