Alitalia, Cai pronta a ritirare l’offerta
18/09/2008
Cai avrebbe ritirato l'offerta per Alitalia. Lo segnalano fonti vicine all'operazione. Nessuna conferma e nessuna smentita da fonti Cai sul presunto ritiro dell'offerta di acquisto per
alitalia. «La proposta é sul tavolo – spiegano – quindi é plausibile che venga votata».
Fonti finanziarie puntualizzano, invece, come la decisione sarebbe arrivata dopo la proposta ai soci avanzata dal presidente Roberto Colaninno. «Non sono preoccupato – ha detto il premier Silvio Berlusconi – auspico una soluzione positiva. Comunque, farò più tardi una conferenza stampa».
Le sei sigle sindacali che non hanno accettato l'offerta Cai, Filt-Cgil, Anpac, Up, Anpav, Avia, Sdl, si sono riunite per mettere a punto una serie di misure che garantiscano l'operatività. Alitalia, dice il segretario dello Sdl Paolo Maras, continuerà a volare anche dopo che sarà ufficializzato il ritiro dell'offerta avanzata dalla Cai: saranno i lavoratori a garantire la continuerà aziendale a tutela della clientela e dei suoi interessi.
Oggi per la compagnia aerea era il giorno della verità. Alle 15,50 scadeva l'ultimatum di Colaninno ai sindacati per l'accettazione del piano. L'assemblea di Cai si è chiusa ora. Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Cai, sono arrivati in perfetto orario all'assemblea, che si è svolta a palazzo Clerici, al centro di Milano. La Cgil e le cinque sigle autonome (Sdl, Anpav, Avia, Anpac e Up) avevano chiesto a Cai nella mattinata un incontro urgente per presentare una controproposta per il salvataggio di Alitalia. L'annuncio era arrivato dal presidente di Avia, Antonio Di Vietri, che aveva anche fatto sapere che se non fosse stato concesso l'incontro, la piattaforma alternativa sarebbe comunque stata inoltrata alla cordata guidata da Roberto Colaninno.
Nella lettera, redatta in due ore, le sei sigle sindacali ribadivano «l'interesse e la disponibilità all'identificazione di un accordo sulle condizioni contrattuali delle categorie dei piloti, degli assistenti di volo e del personale di terra, certi che gli obiettivi di produttività e flessibilità esposti dai rappresentanti cai possano essere raggiunti e condivisi». Nel documento si avanzavano proposte di merito, raggiungibili «in tempi brevissimi». Via libera alla firma ai contratti di categoria sul modello di quelli «applicati agli addetti di una delle compagnie europee di riferimento come ad esempio Lufthansa, Air France o Iberia, opportunamente decurtati nella parte economica». Le sei sigle nel documento ritenevano percorribile, attraverso una serrata negoziazione la ricerca di una revisione della struttura retributiva che consenta l'invarianza delle retribuzioni in presenza di un aumento contrattato della produttività. Comunque, precisano più sigle sindacali, in caso di fallimento della trattativa con la Cai i sindacati sono disposti ad assicurare «l'operatività dell'Alitalia anche con il contributo straordinario e temporaneo dei lavoratori». I sindacati chiedono un incontro immediato al commissario Fantozzi per comunicare questa disponibilità.
Il ministro del Welfare aveva avvertito che il fallimento è alle porte. Nel caso Cgil e piloti dovessero dire no all'ultima proposta di Cai non ci sono piani alternativi, aveva sottolineato. «Aspettiamo e vediamo la via è obbligata» ha detto ancora il ministro aggiungendo che l'obiettivo e di organizzare intorno all'offerta di Cai «il massimo consenso». Sacconi ha anche rivolto un appello alla Cgil e alle organizzazioni dei piloti per una conclusione positiva della vicenda Alitalia. «Faccio appello – ha detto il ministro – alle organizzazioni che ancora non hanno espresso un giudizio sulle proposte della Cai, la Cgil e i Piloti, a concorrere a creare clima idoneo affinchè l'assemblea dei soci decida di procedere. Non ci sono alternative». (N.Co.)
Fonte:
Il Sole 24 Ore