Alitalia, caccia ai voli di Malpensa

09/01/2009

Si fanno avanti Ryanair, Eurofly e Blue Panorama. Formigoni bussa a Intesa-AirOne

Sulle 150 rotte da e per Malpensa che Alitalia vuol tagliare è scattata la corsa. A voler piazzare i loro aerei al posto di quelli della compagnia di bandiera in ritirata ieri si sono fatti avanti in tre. La prima candidatura non è ancora ufficiale, ma a dire quanto sia credibile è stata la Borsa, dove le azioni di Eurofly, che sarebbe appunto tra le pretendenti ai voli abbandonati, sono state a lungo sospese per eccesso di rialzo prima di terminare a +26,17% su un prezzo di 3,55 euro (Alitalia da parte sua ha guadagnato l’1,2%). Di nero su bianco non c’è niente, ma fonti vicine alla società aerea controllata da Meridiana asseriscono: «L’intenzione di allargare le rotte in Asia è sempre stata menzionata nel piano industriale della compagnia».

Altro candidato, in modo molto più scoperto, è Ryanair, che, attraverso la responsabile marketing per l’Italia, Alessia Viviani, ha invitato i vertici della Sea ad andare a Dublino per trattare la presenza della compagnia irlandese «low cost» a Malpensa. Il terzo pretendente a farsi avanti è Blue Panorama Airlines: «È nostra intenzione dialogare con le istituzioni lombarde per portare avanti il progetto», fa sapere il presidente, Franco Pecci, mentre annuncia la disponibilità delle società a diventare il vettore di lungo raggio di riferimento per l’attività intercontinentale e internazionale da Malpensa.

Le avances hanno suscitato varie reazioni. Per il segretario della Fit-Cisl lombarda, Dario Balotta, quello di Ryanair è «uno spot pubblicitario che sottende un declassamento di Malpensa ad aeroporto minore, su cui storicamente operano i vettori low cost». Ma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, annuncia senza esitazioni: «La Sea risponderà all’invito di Ryanair e l’incontro si effettuerà come d’altra parte in questa fase sono in corso altri contatti».

Il governatore, condannando la decisione di Alitalia sui tagli a Malpensa, chiede che la compagnia tricolore comunichi subito quali sono le 150 rotte che intende abbandonare e da quando, in modo che si possa definire chi sarà più idoneo a sostituirla. «Le possibilità – ha ribadito Formigoni – sono due: o l’intervento di una compagnia di rango mondiale che faccia di Malpensa il proprio secondo hub o la costituzione di una società mista partecipata al 50% da investitori coordinati da Regione Lombardia e al 50% da una compagnia aerea mondiale». In questa seconda ipotesi potrebbe entrare Ryanair, che, ha ricordato ancora il governatore «fa viaggiare ogni anno circa il doppio dei passeggeri trasportati da Alitalia ed è in costante crescita».

Insomma, Formigoni non chiude nessuna porta e tenta di aprirne qualcun altra. Il governatore, secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, si è rivolto alla cordata Intesa-Airone con l’obiettivo di verificare la fattibilità di un’alternativa ad Alitalia. Il presidente della Lombardia conta, in particolare, sui rapporti eccellenti con l’ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera. Mentre i nuovi possibili scenari si compongono la Commissione di garanzia sui servizi pubblici ha chiesto «urgenti e dettagliate informazioni» all’Alitalia a proposito dello sciopero «bianco» e delle cancellazioni dei voli Alitalia Express a Malpensa per poter prendere una decisione nella seduta di dopodomani. La consegna delle informazioni, che avrebbero dovute essere recapitate ieri al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, è stata rinviata per necessità di ulteriori approfondimenti da parte dell’Enac sugli inconvenienti tecnici alla base delle cancellazioni di voli.

Fonte:
La Stampa