“Agenda Verde”: la federazione del commercio di San Paolo lancia obiettivi ambientali per il Paese

14/03/2025

Documento redatto dal consiglio di sostenibilità di Fecomércio-SP affronta dalla regolamentazione del mercato del carbonio alle barriere contro la deforestazione illegale per rafforzare il ruolo del settore

Nell’anno in cui il Brasile ospiterà la 30ª Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP-30), il Paese deve stabilire una serie di priorità ambientali da raggiungere nel breve termine. Alcune di queste, pensate in gran parte per i prossimi cinque anni, saranno proposte il mese prossimo attraverso un’iniziativa della Federazione del Commercio di Beni, Servizi e Turismo dello Stato di San Paolo (Fecomércio-SP), che riunisce 130 sindacati e quasi 2 milioni di imprese nello Stato.

Nel documento di 12 pagine intitolato “Agenda Verde”, Fecomércio-SP, tramite il proprio consiglio di sostenibilità, ha raccolto 12 obiettivi ritenuti prioritari (vedi lista sotto), suggerendo al Brasile quali elementi considerare nelle sue iniziative sostenibili, inclusi aspetti che coinvolgono direttamente il mondo imprenditoriale.

Tra le priorità figurano l’accelerazione delle politiche per la transizione energetica, la regolamentazione del mercato del carbonio, l’eliminazione della deforestazione illegale e l’adozione di standard più efficienti per l’uso di acqua ed energia.

Il lancio ufficiale dell’“Agenda Verde” è previsto per il 10 aprile presso la sede di Fecomércio-SP, con la partecipazione prevista di organizzazioni come l’Osservatorio del Clima, WWF Brasile e rappresentanti di ministeri del governo federale e dello Stato di San Paolo.

Secondo Cristiane Cortez, consulente tecnica del consiglio di sostenibilità di Fecomércio-SP, l’iniziativa punta a inserire il settore del commercio in un ruolo di rilievo nell’agenda della sostenibilità del Paese. A suo avviso, il comparto commerciale viene spesso lasciato ai margini di queste discussioni, a differenza di altri settori come l’industria.

“Abbiamo portato il nostro interesse verso l’agenda della sostenibilità in ogni angolo del Paese, presso i governi federale, statale e municipale, perché spesso queste istanze finiscono per escludere il commercio, ritenendo che l’industria sia il settore più impattante per l’estrazione di materie prime e l’uso intensivo di energia. Tuttavia, si dimenticano che il commercio è il più vicino al consumatore e il più numeroso”, sostiene Cortez.

“Se queste aziende adotteranno realmente uno sviluppo sostenibile, attraverso l’uso efficiente di energia e acqua e impegnandosi attivamente, l’impatto sarà potenzialmente ancora maggiore sui consumatori rispetto all’industria”, aggiunge Cortez. Le mete indicate dall’ente sono il risultato di oltre dieci anni di discussioni e incontri. “Il consiglio ha sempre avuto la missione di inserire il commercio in questa agenda, affinché le aziende sviluppino un modello sostenibile che equilibri economia, ambiente e aspetti sociali”.

Temi urgenti

Tra le priorità indicate dalla federazione, alcune sono direttamente collegate agli interessi del settore imprenditoriale, come la regolamentazione del mercato del carbonio.

“Esistono già aziende del commercio che fanno inventari di carbonio e hanno ridotto le proprie emissioni. Queste metodologie possono essere replicate da molte altre aziende, che in futuro potrebbero generare crediti di riduzione delle emissioni da commercializzare”, afferma Cortez.

Oltre al mercato del carbonio, anche la promozione della transizione energetica unita all’efficienza energetica è vista come prioritaria. “Non basta usare combustibili meno inquinanti. È fondamentale ridurre i consumi energetici mantenendo inalterati i servizi e la qualità dell’assistenza”, conclude la consulente.

Ecco i 12 obiettivi proposti dall’“Agenda Verde” di Fecomércio-SP:

1. Azzerare la deforestazione illegale in tutti i biomi brasiliani entro il 2030; 

2. Implementare entro il 2030 il neonato Sistema Brasiliano di Commercio delle Emissioni di Gas Serra (SBCE), previsto dalla legge 15.042/2024; 

3. Implementare le politiche pubbliche del programma Combustibile del Futuro (legge 14.993/2024) puntando su biometano, biodiesel, etanolo, carburante sostenibile per l’aviazione, diesel verde e altri combustibili rinnovabili, favorendo la transizione graduale delle flotte di veicoli privati, di trasporto passeggeri, merci e aerei; 

4. Sostituire i combustibili fossili con biomassa nelle centrali termoelettriche di riserva che forniscono stabilità e flessibilità alla matrice energetica nazionale; 

5. Progredire nel quadro del Programma Nazionale sull’Idrogeno (PNH2) verso la reindustrializzazione di settori strategici, come quello dei fertilizzanti, tramite incentivi fiscali e linee di credito del BNDES; 

6. Promuovere una campagna nazionale sull’efficienza energetica con monitoraggio pubblico e aggiornamento periodico degli obiettivi; 

7. Deviare entro il 2040 il 13,5% della frazione organica dei rifiuti solidi urbani dalle discariche, destinandola a compostaggio, biodigestione o al recupero per l’industria dei mangimi, tra altri usi; 

8. Aumentare la partecipazione della popolazione ai Sistemi di Logistica Inversa (SLR) e alla raccolta differenziata per accrescere la circolarità dei materiali post-consumo, riducendo la produzione di rifiuti e l’inquinamento, inclusi quelli marini; 

9. Introdurre incentivi economici e fiscali per attività legate a riciclo, compostaggio, upcycling e design sostenibile, oltre a un programma per la produzione di beni con materiali riciclati derivati da prodotti post-consumo; 

10. Migliorare la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare (ENEC) con l’introduzione di obiettivi e scadenze a breve, medio e lungo termine; 

11. Vietare immediatamente l’uso del fuoco come metodo agricolo; 

12. Adottare misure affinché un numero significativo di città brasiliane introduca l’IPTU Verde (imposta immobiliare verde) entro il prossimo ciclo elettorale municipale.

Fonte: Estadão