Aetna Group sbarca in Brasile
20/08/2015
Prima la Spagna, ora il Brasile. Per Aetna Group il 2015 è certamente l’anno dello shopping, un percorso di crescita per linee esterne che porta il gruppo meccanico di Rimini, specializzato nei macchinari per il packaging di fine linea, ad approfondire ed ampliare la propria presenza internazionale. Strategia cruciale per chi – come Aetna – realizza grazie all’export quasi il 90% dei propri ricavi, arrivato al nuovo massimo storico. A fine maggio il primo affondo, con la nascita di Aetna group Iberica attraverso l’acquisizione di Syntech Technology, azienda specializzata nella progettazione e vendita di macchine per imballaggio. Ora il nuovo colpo, con una doppia acquisizione in Brasile che porta nell’orbita del gruppo altri 120 dipendenti e un fatturato di 25 milioni di reals, circa sette milioni di euro.
Operazione realizzata rilevando le quote di maggioranza di Imsb e Rotac, due aziende specializzate in produzione di macchinari per il packaging nelle aree chiave del mercato brasiliano. Grazie a questa operazione Aetna, che negli ultimi quattro anni ha già installato oltre 300 delle proprie macchine automatiche in Sud America, avrà la possibilità di produrre anche localmente i propri prodotti, generando però lavoro anche per gli stabilimenti italiani del gruppo. Il piano di sviluppo prevede infatti l’aumento della penetrazione nel mercato brasiliano con nuovi prodotti, fabbricati in parte in Brasile e in parte in Italia. Nei piani del gruppo, forte di sei stabilimenti produttivi, di cui sei nella packaging valley emiliana, il fatturato lieviterà ancora nei prossimi anni, con obiettivi ambiziosi rispetto agli attuali 120 milioni di euro.
«I nostri prodotti innovativi – spiega l’amministratore delegato del gruppo Valentina Aureli – ci permetteranno di sviluppare le quote di mercato e di incrementare il fatturato del 50%. Prevediamo inoltre un’analoga crescita esterna attraverso acquisizioni di aziende complementari alle nostre». «Nel medio termine – aggiunge il presidente del gruppo Alfredo Aureli – l’obiettivo è che il mercato spagnolo arrivi a generare il 10% del nostro fatturato. La montagna che vogliamo scalare è il mercato brasiliano e fortunatamente, grazie a queste acquisizioni, partiamo già da un buon “campo-base. Le acquisizioni oltreconfine ci consentono di produrre almeno in parte localmente all’estero, il che comunque produrrà export aggiuntivo anche dagli stabilimenti italiani». Il presidio tecnologico in azienda è affidato ai tecnici del laboratorio interno, che insieme ai clienti studiano nuove soluzioni di imballaggio, anche in funzione di una riduzione degli sprechi. «La nostra azienda – prosegue Aureli – è l’unica al mondo ad aver costruito in collaborazione con i produttori di “film” e le Università un laboratorio di ricerca capace di ridurre i costi di stabil izzazione e assicurare il carico pallettizzato, eliminando così il danneggiamento delle merci».
Fonte: IlSole24Ore