Adesso il “low cost” va anche in crociera

09/01/2009

Nasce da easyJet la prima flotta di navi a prezzi stracciati. E si naviga nel Mediterraneo o nei Caraibi con 40 euro al giorno
di Francesca Gantes

Nel 1995, grazie a un capitale iniziale di 8 mila euro, ha fondato easyJet, inserendosi con successo nel segmento delle compagnie aeree low cost e conquistandosi un posto nel gruppo ristretto di quelle a redditività costante, con RyanAir e SouthWest. Ora l’imprenditore anglo-cipriota Stelios Haji-Iannou, 37 anni e un master alla London School of Economics, ha individuato un altro bersaglio: il florido mercato delle crociere. Dal 1995 Stelios (preferisce farsi chiamare con il solo nome di battesimo) ha dato il via a una serrata tabella di marcia, aggiungendo anno dopo anno un tassello al suo impero easyGroup. Sono nati così easyInternetCafe, una catena di cybercafé; easyCar, autonoleggio on line a prezzi economici; easyValue, un servizio per il confronto dei prezzi su Internet; easyMoney, un servizio finanziario per privati e easy.com, un portale Internet. Adesso, forte di un gruppo composto da vari brand tutti finanziariamente indipendenti l’uno dall’altro, dei profitti di easyJet (52 milioni di sterline nel 2003, circa 76 milioni di euro) e di un patrimonio personale di 1,5 miliardi di dollari, ha ideato un piano per rivoluzionare il settore delle cruise ship.

Si tratta, in un certo senso, di un ritorno alle origini: il padre di Stelios, Lucas, è l’armatore della Troodos Shipping, compagnia che conta su una flotta di circa 40 navi, proprietaria anche della petroliera Haven, bruciata nel porto di Genova nel ’91. Stelios, all’epoca amministratore delegato, viene prosciolto dall’accusa di omicidio colposo, ma abbandona la compagnia di famiglia. Nel 1992 mette in piedi la flotta Stelmar Tankers, quotata alla Borsa di New York dal 2001.
L’esperienza in campo navale non gli manca, e adesso è pronto per metterla a frutto. L’idea è la stessa che sottende le altre iniziative di easyGroup; si tratta in sostanza di eliminare il superfluo: niente drink né rimborsi, prenotazioni soltanto via Internet, servizi ridotti all’essenziale che consentano di tagliare i prezzi. Così i futuri passeggeri delle navi da crociera easyCruise sborseranno soltanto 40 euro a notte contro gli attuali 130-200: a tanto ammonta, mediamente, il costo di un pernottamento a bordo. Niente cene al tavolo del capitano: gli extra, dal cibo alle bibite agli asciugamani in cabina, saranno a carico dei passeggeri che potranno portarli da casa o acquistarli sulla nave che sarà equipaggiata con negozi, fast food, ristoranti.

Il servizio è ridotto all’osso, ma con 25 euro si prenota una cameriera per rifare la stanza. Altra novità riguarda la frammentazione del pacchetto di viaggio: invece di acquistare un biglietto di andata e ritorno dallo stesso porto, si potrà decidere di salire e scendere dalla nave in una qualsiasi delle destinazioni toccate dalla rotta. “In questo modo”, precisa Stelios, “saremo in grado di offrire biglietti a un sesto del prezzo dei nostri concorrenti”.
Il debutto di easyCruise è previsto per l’estate del 2005: per adesso, grazie a un investimento iniziale di circa 20 milioni di dollari (16 milioni di euro), la compagnia sta acquistando navi da rimettere in sesto, ma non esclude di costruirne almeno una ex novo. Le rotte easyCruise toccheranno alcuni porti del Mediterraneo (Nizza, Barcellona, Mallorca, Ibiza, Malaga, Corsica, Napoli) e in seguito anche destinazioni caraibiche. Basandosi sulle previsioni della società di consulenza Ocean shipping consultants, che prevede per il 2005 11,9 milioni di crocieristi contro i già numerosissimi 10,65 milioni del 2003, Stelios vuole inserirsi nel settore attirando i clienti della fascia di età compresa tra 18 e 40 anni, famiglie e backpackers inclusi.

La sua è una scelta in controtendenza: i principali attori del settore come Costa del gruppo Carnival, leader in Italia dove detiene l’80 per cento del mercato, Festival, MSC, Royal Caribbean e P&O Princess puntano sulle mega-navi di lusso, come la Costa Fortuna, varata in novembre, con quattro ristoranti, piscine, casinò, palestre e un teatro da 1.100 posti. Stelios non si scompone, e a chi gli fa notare che navi come quelle di easyCruise esistono già, e si chiamano traghetti, risponde che le sue non trasportano né auto né camion.

L’Espresso