185 milioni di euro per il Made in Italy

15/01/2009

L'ICE ed il Sottosegretario Adolfo Urso puntano sulla pubblicizzazione del marchio in USA e Russia ma mai senza perdere d'occhio i paesi emergenti come Cina, India e Brasile.

Roma – Il ‘made in Italy' è ancora sotto la lente di ingrandimento delle business activities.

L'ICE – l'istituto per il commercio estero – ha annunciato oggi in una nota che verranno stanziati in questo 2009 ingenti fondi per pubblicizzare il marchio tutto italiano all'estero puntando soprattutto su un mercato già forte come quello U.S.A. e su mercati in forte espansione come la Russia e lanciando un'occhiata interessata anche a India, Brasile e Cina.

Per fronteggiare, così, la crisi economica l'ICE stanzierà ben 185 milioni di euro in questi paesi a fronte dei 179 milioni spesi nell'anno appena trascorso, un vero piano anticrisi come è stato definito dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso perché "i dati sulle esportazioni alla fine del 2008 ci dicono che il nostro Paese reagisce meglio di altri alla crisi mondiale. E allora abbiamo deciso di concentrare gli sforzi e le risorse disponibili su inizative migliori e settori più ristretti''.

D'Urso inoltre dichiara che per il 2009 ci sarà "uno sconto del 50% per i servizi a pagamento forniti alle imprese dall'Ice, in particolare per la partecipazione alle Fiere'' ed in otre ''alla fine del 2009 vareremo una riforma complessiva di tutti gli istituti che promuovono il made in Italy e l'internazionalizzazione delle imprese, compresi Ice, Enit e Simest''.

Sull'argomento si è espresso anche il presidente dell'istituto, Umberto Vattani, che ha inoltre ricordato che l'ICE sta aprendo anche una collaborazione con il Sottosegretario al Turismo, Brambilla, per far si che sponsorizzi mediante le sue missioni all'estero il ‘made in Italy'.

Vattani continua rivelando che è stata costituita una commissione per la lotta alle contraffazioni e che l'ICE è diventato ormai un sostegno fondamentale per le industrie italiane d in quest' ottica si stanno vagliando dei piani ‘territoriali' per migliorare il rapporto con le regioni.

 

Fonte:
Giorgio Riccardi
News ITALIA PRESS