Operare in rete e investire in tecnologia 4.0 sono indice di potenziale business, conclude ricerca di Unioncamere

30/08/2021

Le aziende che operano in reti d’impresa sono più innovative, più aperte al mercato esterno e più ottimiste sul futuro rispetto a quelle che lavorano al contrario. E’ la conclusione di un’analisi svolta dal Centro Studi Tagliacarne all’interno del settore dati Unioncamere/InfoCamere sulle 17 filiere individuate dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Secondo il sondaggio, il 41% di queste aziende prevedeno di recuperare i livelli di produzione pre-covid quest’anno. Nel caso delle imprese di rete che hanno investito in tecnologia 4.0, l’aspettativa di ripresa ancora nel 2021 sale al 45%, contro il 35% delle altre imprese digitalizzate.

Innovazione ed esportazione sono tra le strategie utilizzate dalle aziende del network per far leva sui risultati sul mercato.

I dati mostrano che il 62% delle imprese operanti nelle reti d’impresa hanno investito per innovare (contro il 38% delle altre) e il 22% per esportare, con punte che raggiungono il 30% nelle reti operanti con tecnologia 4.0 (contro il 24% delle altre digitalizzate) .

Il Ministero dello Sviluppo Economico italiano conta 3,8 milioni di imprese attive operanti in rete, che rappresenta il 75% del sistema imprenditoriale italiano. Il settore impiega oltre 12 milioni di persone (71,4% del totale dell’economia non agricola) e genera 2,5 miliardi di euro di fatturato (78,9% del totale dell’industria e dei servizi).