Pirelli festeggia 150 anni

31/01/2022

Il 28 gennaio il Piccolo Teatro di Milano ha ospitato una festa che ha riunito testimonianze, voci e immagini che rappresentano una storia di industria, cultura, tradizione, tecnologia e passione

“Che tratto originale, non trovi? Guarda quella P… sembra elastica, come la gomma”. Sono queste le parole che hanno lanciato le celebrazioni per i 150 anni di Pirelli al Piccolo Teatro di Milano, dove un racconto teatrale ha raccolto testimonianze, voci e immagini per rappresentare una storia di industria, cultura, tradizione, tecnologia e passione iniziata il 28 gennaio 1872.

I momenti più significativi sono stati rivisitati da Ferruccio De Bortoli, Stefano Domenicali, Paolo Mieli, Renzo Piano, Ferruccio Resta e Annamaria Testa, insieme al Vice Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato, Marco Tronchetti Provera e Alberto Pirelli, a rappresentare il legame tra la famiglia e l’azienda. L’evento, guidato da Ilaria D’Amico, ha raccontato il viaggio di Pirelli in tre secoli attraverso le cose che più la contraddistinguono: dimensione internazionale, fabbriche, rapporto con la cultura e gli artisti, creatività nella comunicazione, presenza nello sport e nel motorsport, ricerca costante dell’innovazione e tecnologia all’avanguardia.

“Oggi abbiamo voluto fare insieme un viaggio nella storia, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Anticipare il cambiamento è ciò che Pirelli fa da 150 anni grazie alla solidità della propria cultura imprenditoriale e alla capacità di essere protagonista nel presente. Queste cose ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo con un marchio affermato in tutto il mondo. Pensiamo sia importante condividere questa storia con la nostra città, il nostro Paese e tutti i gruppi e le comunità internazionali con cui lavoriamo ogni giorno. Un grazie a tutte le 30.000 persone che ogni giorno in Pirelli costruiscono la nostra storia”, ha affermato Marco Tronchetti Provera, Executive Vice President e CEO di Pirelli.

IL LOGO DELLA CELEBRAZIONE E IL CONTO ALLA ROVESCIA INTERNAZIONALE

Il logo creato per il 150° anniversario, svelato lo scorso novembre in occasione del lancio del Calendario Pirelli 2022 da Bryan Adams, è stato recentemente svelato al Rally di Monte Carlo, dove ha decorato la vettura che ha completato il primo giro della pista. Era anche sulle canotte dei concorrenti alla Coppa del Mondo di sci di Cortina ea San Siro nella partita Inter-Venezia. La sua celebrazione continuerà attraverso le sponsorizzazioni Pirelli durante tutto l’anno.

Marco Tronchetti Provera, Direttore Esecutivo di Pirelli

L’evento nel Piccolo Teatro è stato preceduto da un conto alla rovescia internazionale iniziato il 24 gennaio a Rio de Janeiro. È proseguito nei giorni successivi con la proiezione del logo e le congratulazioni nei 180 metri della CITI Tower, a Shanghai, e con un’animazione 3D nella Times Square Nasdaq Tower, a New York, e nel Palazzo Venezia tra Via dei Mercanti e Piazza Cordusio, a Milano Il video è di uno pneumatico 3D che rotola giù da un pendio e si ferma prima di sparare fuori dallo schermo, sintetizzando perfettamente lo slogan Pirelli “La potenza non è niente senza controllo”. Il video si conclude con il logo del 150° anniversario e le congratulazioni.

AL PICCOLO TEATRO UNA TRAIETTORIA DI STORIA, INDUSTRIA, SPORT E INNOVAZIONE

La storia

Sul palco del Piccolo Teatro, immersi in uno scenario composto da cinque schermi, quattro attori hanno raccontato la traiettoria di Pirelli a partire dalla sua storia. Immagini, video, fotografie del passato e del presente si sono alternati alle voci degli attori, che insieme a Ferruccio De Bortoli, Paolo Mieli, Alberto Pirelli e Marco Tronchetti Provera hanno rivisitato i diversi momenti della compagnia. Un dialogo incentrato sulla figura di Leopoldo Pirelli e del padre Alberto, anche attraverso i ricordi del nipote, e il loro ruolo nel contributo dell’azienda alla modernizzazione e industrializzazione del Paese, i suoi successi e le inevitabili difficoltà incontrate lungo il percorso.

La strada di Pirelli iniziata il 28 gennaio 1872 da Giovanni Battista Pirelli, che, a soli 23 anni, scommette su qualcosa di assolutamente nuovo: la gomma. All’inizio l’azienda produceva isolatori per telegrafi e cavi che collegavano i punti più lontani della neonata Italia. Cresce rapidamente in tutto il mondo e produce oggetti di uso quotidiano (dalle cuffie da bagno ai giocattoli e impermeabili) e pneumatici per passeggini e biciclette in risposta a queste prime forme di mobilità.

L’uscita delle maestranze dallo stabilimento Pirelli di via Ponte Seveso nel 1905

Incentrata sull’innovazione sin dalla sua nascita, l’azienda offre prodotti che diventano anche simboli del progresso del Paese. Così come il moderno grattacielo Pirelli (il Pirellone) era un simbolo di Milano, ed è stato fino agli anni ’60 la sede dell’azienda, che si è trasferita in una zona a nord della città denominata Bicocca, oggi vero e proprio campus aziendale. .

Ma anche Pirelli ha incontrato ostacoli: le fusioni fallite negli anni ’90 con Dunlop e Continental e il piano di integrazione di reti e contenuti nelle telecomunicazioni, perseguito fin dai primi anni 2000 da Telecom Italia e interrotto da interferenze esterne. Crisi superate riavviando il core business, che porta l’azienda a puntare sugli pneumatici.

Internazionalismo

Pirelli è sempre stata internazionale. Ed è così che la storia è continuata. Nata a Milano, è diventata in breve tempo una multinazionale, al punto da essere considerata inglese nel Regno Unito, brasiliana in Brasile, americana negli USA… una vocazione già evidente nei viaggi del fondatore e poi in quelli dei suoi figli, Alberto e Piero. La sua identità è quella di una multinazionale con solide radici italiane con relazioni industriali all’avanguardia, attenzione al benessere e formazione. Questi alcuni degli argomenti trattati con Ferruccio De Bortoli, Marco Tronchetti Provera e Paolo Mieli.

Le fabbriche

Una veduta del Grattacielo, anni sessanta

La tappa del Piccolo Teatro è proseguita con l’esplorazione della tradizione industriale della compagnia. Attraverso i suoi stabilimenti Pirelli si è radicata in molti paesi, oggi 12, costruendo fabbriche piene di luce, sicure e sostenibili. Luoghi accoglienti per chi lavora con passione e per l’industria 4.0 con simulatori, intelligenza artificiale e robot come il MIRS inventato dalla stessa Pirelli. In sintesi, oggi 18 stabilimenti belli ed efficienti con il modello Settimo Torinese, progettato e realizzato dall’architetto Renzo Piano, che sul palco del Piccolo ha spiegato come coniugare funzionalità con bellezza, competitività e sostenibilità.

Cultura, comunicazione e immagine

Nel suo percorso Pirelli dialoga da sempre con artisti e intellettuali per tenere d’occhio la società, la sua evoluzione e il mutare dei costumi. Lo ha fatto e continua a farlo attraverso linguaggi e strumenti innovativi, quali: la “Rivista Pirelli”, il Calendario Pirelli, l’HangarBicocca Pirelli, le pubblicazioni e le mostre di Fondazione Pirelli, i prodotti Pirelli Design, il magazine World, i volumi della sua Annual Report arricchito con contributi di artisti e scrittori.

La lista che emerge dal palcoscenico del Piccolo Teatro è ricca e inizia con l’iconico logo Pirelli, nato a New York all’inizio del XX secolo, con quella P lunga che si allunga come la gomma. Un’azienda che sperimenta nuovi linguaggi, produce pneumatici e intervista Umberto Eco Dialoga con scrittori, filosofi, poeti: oggi da Carrère a Kureishi, ieri da Elio Vittorini a Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo. Accoglie Luchino Visconti e John Cage e mette Carl Lewis sui tacchi alti, seguendo l’indimenticabile frase “Il potere non è niente senza controllo”. Azienda di innovazione e comunicazione, capacità di rinnovamento conservando memoria e dialogo tra industria e arte contemporanea, sport, fotografia e musica.

Immagine del Annual Report 2011

Questi temi sono stati affrontati da Annamaria Testa, Ferruccio De Bortoli, Paolo Mieli e Marco Tronchetti Provera – raccontando mondi diversi con l’idea di fondo che quando si è coinvolti con passione nel settore, si produce anche cultura.

Motorsport e passione per lo sport

La passione che fa battere i cuori in Pirelli: i motori. Un’area dove la tecnologia è fondamentale, come spiega Alberto Pirelli, appassionato di rally, e uno sport in cui l’azienda è impegnata dagli anni 70. Oggi Pirelli è presente in più di 350 competizioni motoristiche. Particolarmente memorabile la Pechino-Parigi del 1907, quando il principe Scipione Borghese, in sella a una Itala equipaggiata con pneumatici Pirelli, percorse 17.000 chilometri finendo 20 giorni davanti alla squadra al secondo posto.

Un grande successo che trasforma la mobilità in innovazione e spettacolo; e gare in laboratori all’aperto. In GT, rally, superbike e Formula 1. Il dibattito sul palco della più grande competizione del motorsport ha coinvolto Stefano Domenicali, che oggi corre in Formula 1, alla vigilia di un importante cambiamento: l’introduzione delle gomme da 18” in una competizione dove, in mezzo alle bandiere italiane, c’è anche quella della Pirelli. Per Pirelli, invece, lo sport non si limita al motorsport, ma copre anche il calcio, il ciclismo, gli sport invernali e la vela, con la Luna Rossa.

Innovazione, ricerca, prodotto

La storia svela un’azienda che si muove sempre con lo sguardo rivolto al futuro. “Guardare dentro per capire”, per scoprire nuove soluzioni, come diceva il Sig. Emanueli, che ha firmato molti dei 6.700 brevetti depositati da Pirelli in 150 anni. Una lezione, quella del Sig. Emanueli, che oggi viene interpretata da più di 2.000 persone che lavorano nella Ricerca & Sviluppo, settore di fondamentale importanza per l’azienda. Fondamentali anche le collaborazioni con i principali atenei (più di 50), come spiega Ferruccio Resta, che racconta anche a Ilaria D’Amico del rapporto di reciproca ispirazione che unisce Pirelli e Politecnico di Milano.

Stefano Domenicali, Annamaria Testa, Marco Tronchetti Provera, Ilaria D’amico e Ferruccio Resta nel 150 anni di Pirelli

Oggi gli “eredi di Emanueli” sono coinvolti nella gestione dell’accelerazione dell’innovazione, come nel caso dei veicoli elettrici, dove Pirelli è già presente con Elect, un pacchetto di soluzioni tecnologiche ad hoc per affrontare pesi, accelerazioni e consumi diversi rispetto ai veicoli tradizionali. Ma anche nuovi prodotti connessi come Cyber ​​Tyre, con sensori che forniscono informazioni in tempo reale al guidatore. Innovazione continua, su strada e non solo. Perché le tecnologie si evolvono e la virtualizzazione accelera i tempi di ricerca e sviluppo. Gli pneumatici vengono creati e sviluppati nel mondo digitale creando alter ego virtuali per progettare e realizzare prodotti sicuri, performanti e sostenibili grazie a materiali sempre più rinnovabili.

Al centro, come sempre, la gomma naturale con cui Pirelli ha prodotto il primo pneumatico al mondo certificato FSC (Forest Stewardship Council), a testimonianza di una filiera 100% sostenibile. Una grande tutela dell’ambiente, come avviene, ad esempio, con la partecipazione di Pirelli al progetto Birdlife, per la conservazione della biodiversità in Indonesia. Grazie al suo impegno a livello sociale, ambientale ed economico, Pirelli è ai vertici dei più importanti indici di sostenibilità.

NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA REINTERPRETANDO LO SLOGAN “LA POTENZA NON È NULLA SENZA CONTROLLO”

La nuova campagna pubblicitaria, in onda da oggi in prima serata e lanciata su stampa, digital e social per celebrare i 150 anni di Pirelli, porta una reinterpretazione dello storico slogan “Power is Nothing without control”, invitando a riflettere, attraverso una storia visionaria e metaforica, su due concetti complementari e opposti. Grazie alla tecnologia e ai social media, le persone hanno un potere enorme, ma a un certo punto possono perdere il controllo e ne consegue il caos.

Più che mai, devi essere consapevole che il potere ha bisogno di controllo, non solo nelle strade e nelle autostrade, ma anche nella vita. Girato a Barcellona, ​​diretto da Manson – un team di registi messicani formato da Gerardo del Hierro, Pau López e Tomás Peña – prodotto da Utopia e con la direzione creativa di M&C Saatchi, lo spot è stato pensato per i canali digitali anche a livello internazionale.

UN SITO DEDICATO CON “STANZE” 3D PER VISITARE IL MONDO PIRELLI

Per raccontare digitalmente i 150 anni di Pirelli è stato realizzato un innovativo sito web – https://www.pirelli.com/global/en-ww/150-years/ –, che permette di “viaggiare” nel mondo aziendale. Sono quattro le sale virtuali dedicate a diversi temi, come “Prodotto e Ricerca & Sviluppo”, “Sostenibilità”, “Sport” e “Arte e Cultura”, dove è possibile immergersi in un ambiente 3D che presenta i prodotti di ieri e oggi, l’impegno dell’azienda per la sostenibilità, la partecipazione a competizioni sportive e iniziative artistiche e culturali basate sul Calendario Pirelli.

UN’EDIZIONE SPECIALE DI ‘WORLD’ MAGAZINE

Il 150° anniversario sarà anche ricordato con un’edizione speciale di “World”, la rivista dell’azienda che dal 1994 porta avanti l’eredità della “Rivista Pirelli”, pubblicata tra il 1948 e il 1972. L’edizione propone 26 parole, una per ogni lettera di l’alfabeto, scelto per il suo significato, forza e capacità di descrivere Pirelli. Ogni parola, grazie al contributo di illustratori, autori, romanzieri e saggisti, viene esplorata in modo originale.

Rivista Pirelli, marzo 1949

UNA NUOVA EDIZIONE DI UN “GRAPHIC NOVEL” PER RACCONTARE LA STORIA DI PIRELLI


Per ricordare la sua storia, Pirelli ha aggiornato il suo “Graphic Novel”, una sorta di profilo 4.0 dell’azienda, realizzato con stili e tecniche differenti, dall’illustrazione alla grafica in movimento. Il video, in una versione abbreviata di circa nove minuti, ripercorre la storia di Pirelli dal 1872, anno di fondazione, ai giorni nostri, ripercorrendo i momenti più significativi dell’azienda.

Il progetto è stato realizzato utilizzando il materiale dell’archivio della Fondazione Pirelli e la dettagliata ricostruzione storica prodotta dal professor Calor Bellavite Pellegrini nel suo libro “Pirelli. Innovazione e Passione”, edito da II Mulino, che è stato aggiornato.

TRE MONETE E UN TIMBRO PER FESTEGGIARE IL COMPLEANNO

Presidente Sergio Mattarella con Marco Tronchetti Provera e delegazione Pirelli

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Zecca e l’Incisione dello Stato hanno presentato una nuova collezione di francobolli che, nell’ambito della serie “Eccellenza Italiane”, comprendente una serie di tre monete commemorative in oro e argento dedicate al Gruppo Pirelli. Inoltre, in data 28 gennaio 2022, è stato emesso una nuova dedica francobollo anche a Pirelli sul tema collana “Eccellenza nell’economia e nel sistema produttivo”.

ALTRE INIZIATIVE NEL 2022

Dal 28° secolo in poi, ha una presenza industriale una serie di iniziative dedicate al 150° anniversario, che coincideva inizialmente con il 12° Paesi in Cui Pirelli. Progetti ed eventi che proseguiranno nel 2022 attraverso sponsorizzazioni sportive, a iniziare dal mondo della Formula 1, impegni istituzionali, eventi culturali e lanci di nuovi prodotti.

Tra i progetti principali la pubblicazione, a cura di Fondazione Pirelli, del libro “Thinking Ahead. Pirelli: 150 anni di industria, innovazione e cultura” la cui pubblicazione è prevista in primavera. Pubblicato da Marsilio in italiano e in inglese, il volume raccoglie i contributi di figure istituzionali, tra cui il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, i preside del Politecnico di Milano e Torino, Ferruccio Resta e Guido Saracco, grandi autori italiani e internazionali come come Ian McEwan, e personalità di spicco del mondo dell’arte e della cultura, come Renzo Piano e Salvatore Accardo. Il progetto editoriale sarà presentato sulla Piattaforma pirellibuildsthefuture.org, collegata al sito dedicato ai 150 anni e consisterà anche in una cronologia che ricostruirà gli eventi più importanti dell’azienda dal 1872 ad oggi, tra nuovi tour virtuali e una sezione dedicata alla nuova mostra della Fondazione Pirelli “Quando la storia costruisce il futuro”.

Ci sarà anche una mostra in cui i visitatori potranno ripercorrere 150 anni di Pirelli attraverso documenti, disegni tecnici dei primi pneumatici, fino alla loro virtualizzazione, mettendo in evidenza i risultati ingegneristici in R&D e altre grandi innovazioni. Immagini, oggetti, installazioni multimediali in “Inner Future”, video in “Forme, Motivi, Movimenti e Colori” e un’opera fotografica che interpreta il mondo della gomma, dalla materia prima al prodotto finito. Storia, innovazione e cultura, sempre con lo sguardo rivolto al futuro.